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Politecnico di Milano (2020)

COPE. Centro Operativo per Emergenze. COPE, un centro operativo per emergenze a Belet Uen, Somalia

Zanello, Gabriele

Titre : COPE. Centro Operativo per Emergenze. COPE, un centro operativo per emergenze a Belet Uen, Somalia

Auteur : Zanello, Gabriele

Université de soutenance : Politecnico di Milano

Grade : Tesi di laurea Magistrale 2020

Résumé partiel
In un momento di drammatica trasformazione ambientale le priorità dell’architettura sono cambiate. La condizione di addizione troppo spesso attribuita all’architettura la rende, in buona misura, responsabile della rapida ed esponenziale trasformazione ambientale alla quale siamo esposti. È necessario quindi che l’architettura si trasformi all’interno dell’immaginario collettivo della disciplina stessa. Dapprima spostando quante più attenzioni ed energie possibili da un contesto saturo ad uno che presenti situazioni di emergenza e necessità e, poi, indagando modalità per le quali l’architettura si manifesti dotata di un sistema di restituzione. Quella contro la cementificazione e il consumo di suolo dovrebbe prendere le sembianze di una vera lotta ad un concetto assurdo e che, nel corso degli anni, sta costando tantissimo. “Il suolo libero è il maggior deposito di carbonio sulle terre emerse. Nei primi 30 centimetri di un suolo agricolo si accumulano 60 tonnellate di carbonio per ettaro (in un suolo urbanizzato zero). Il suolo immagazzina 4.000 miliardi di tonnellate di carbonio. La perdita di aree naturali e agricole produce emissione di CO2 in atmosfera peggiorando i cambiamenti climatici. Ogni anno nel mondo si perdono 50.000 chilometri quadrati di suolo. In Europa 11 ettari di suolo vengono consumati, ogni ora, dall’urbanizzazione. Le conseguenze (potenziali) riguardano la sovranità alimentare, la gestione delle acque e le emissioni di CO2. È così che ogni giorno per le conseguenze della cementificazione si perde una superficie in grado di produrre cibo per 420 persone ; aumenta, invece, di 259 milioni di litri il volume potenziale delle acque da gestire ; aumentano di 17.250 tonnellate le emissioni di CO2 nell’aria” 1. Il comportamento che l’uomo sta adottando nei confronti del suolo sta accelerando un processo di cambiamento climatico che si ripercuote su tutto il pianeta, generando emergenze che colpiscono zone dove questa preziosa risorsa è ancora tutelata e considerata patrimonio sociale e culturale. L’Africa e le emergenze – solo nel 2019 gli episodi di calamità naturali in Africa hanno coinvolto decine di milioni di persone : il ciclone tropicale Idai arrivato in Mozambico a marzo dello scorso anno è stato il disastro naturale più grave a colpire l’Africa meridionale negli ultimi tre decenni, causando danni catastrofici nelle città e nelle aree rurali in Mozambico, Malawi e Zimbawe.

Présentation

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Page publiée le 7 février 2023