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Master
Italie
Zerzura. The climate exodus
Titre : Zerzura. The climate exodus
Auteur : ATANASOVA, EMILIA NEDELCHEVA // QEHAJA, ARTINA
Université de soutenance : Politecnico di Milano
Grade : Tesi di laurea Magistrale 2020
Résumé
La più grande crisi dei rifugiati nella storia ha travolto i continenti, fatto oscillare le elezioni e alimentato l’ascesa del nativismo. Questa crisi ha trasformato una piccola città del Niger in uno dei più grandi hub del contrabbando. Armi, droghe, denaro riciclato, migranti e prostitute : passano tutti attraverso Agadez. È qui che inizia la ricerca della tesi, in una complicata rete di traffico di esseri umani che è responsabile dell’organizzazione di un pericoloso viaggio attraverso il deserto. Svela la storia accattivante di un’industria multimilionaria con una rigida gerarchia di giocatori e i loro schemi. Vediamo il lato della storia dei migranti, seguendo ogni loro passo dalla loro città ad Agadez e quella illegale attraverso il Sahara fino alla Libia e infine all’Europa. Il trasporto utilizzato per ogni tappa del viaggio, gli effetti personali, le spese e le tangenti, nonché tutti i pericoli che si possono incontrare sulla strada. Ciò che viene spesso trascurato è il fatto che il numero di morti dei migranti che attraversano il deserto per raggiungere, si spera, l’Europa, è stimato essere almeno il doppio di quello nel mare. L’ambiente imprevedibile e ostile del deserto, l’incertezza del Mar Mediterraneo, insieme al controllo delle frontiere esternalizzato dell’UE, contribuiscono tutti direttamente e indirettamente a far aumentare il numero di vittime ogni anno. Racconta la storia delle numerose violazioni dei diritti umani che si verificano nei centri di detenzione della Libia senza legge, dove i migranti incarcerati sono tenuti fuori dalla vista e lontani dalle coste europee. La ricerca conclude con gli effetti che il clima porterà alla regione già vulnerabile del Sahel, da dove proviene la maggior parte dei migranti. Non solo si moltiplicherà il numero di persone che tentano di fuggire, con ciò aumenterà il pericolo sulla traiettoria verso nord verso l’Europa. Se le attuali pratiche di contrabbando, insieme alle politiche di contrasto dell’UE contro la migrazione, continuano così come sono, il futuro massiccio esodo dall’Africa causerà inevitabilmente la morte di molti. La seconda fase di questo lavoro di tesi è una proposta architettonica : creare un nuovo centro di salvataggio, Zerzura, in grado di intrecciare le incertezze associate alla migrazione illegale attraverso il Niger, essendo responsabile dell’esecuzione delle operazioni di salvataggio in zone ad alto rischio. Ai migranti portati a Zerzura verranno offerti acqua, cibo e supporto psicologico, mentre il loro status illegale viene risolto. Zerzura è : - Una sorta di simbolo con cui i suoi occupanti possono identificarsi. - Uno spazio che trasforma convinzioni ottimistiche, in grado di riconfigurarsi in base alle esigenze e alle ideologie complementari future. - Un passo indietro verso la funzione fondamentale dell’architettura : protezione dall’ambiente come necessità fondamentale. Ciò che sta accadendo nel Sahel, in particolare in Niger, costituisce un importante caso di studio in cui clima e conflitti politici sono profondamente e pericolosamente intrecciati. Questo segna una profonda sfida alle nozioni accettate di etica, responsabilità e coesistenza, che non lascerà indisturbata l’architettura
Page publiée le 7 février 2023